giovedì 30 maggio 2013

Night wind sent

Metti un autobus che si avventura nella notte, in una delle isole periferiche di Stoccolma. Metti il paesaggio inumidito dalla pioggerella pomeridiana. Metti i giochi di luce creati dalle riflessioni dell'acqua. Metti una cover di una canzone di Blondie, eseguita da Mina.

Tra una parola e l'altra i pensieri si affollano nella mente. La voce che entra nei padiglioni auricolari è unica. L'accento italiano della tigre di Cremona, a volte un po' pesante, rende l'esecuzione perfetta. Si annida tra una vocale e l'altra, e dà calore a chi lo ascolta. E il brano viene fuori diverso da come ci si aspetterebbe, ma non per questo non è bello.

A volte ci sono dei pregiudizi radicati talmente in profondità che impediscono alla mente una positiva valutazione di un'esecuzione. Impediscono di apprezzare quelli che, a prima vista possono essere considerati difetti, ma che in realtà danno il valore aggiunto che rende una cover unica; nonostante la grande sfida che ci si pone nel decidere di reinterpretare un pezzo.

3 commenti:

  1. Ogni volta che leggo i tuoi post mi sembra di calarmi nella notte... Devi essere un "animale notturno" ;-)

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    1. Indovinato! :) La notte è il momento della giornata che preferisco. Ho come l'impressione che tutto si fermi, e mi dà una certa rilassatezza.

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  2. Ah, non sai quanto sia d'accordo con questo post!

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